VALDAJER – 20 DICEMBRE 2020

Un albero di scuse

«Ehi ehi, hai saputo?» «Saputo cosa?» «Dicono che ci sia un abete pieno di cibo!» «Dove?» «Vicino alla malga, laggiù, andiamo a vedere!» «Vacci tu, io non mi fido, sarà senz’altro una trappola degli uomini…». Forse la voce si è sparsa nel bosco e adesso il nostro albero di Natale per gli animali è pieno di lucherini appesi a testa ingiù ai pennacchi del miglio, di cince dondolanti sulle palle di lardo, di ciuffolotti che non disdegnano un seme di girasole e minuscoli regoli che si accontentano delle briciole dei biscottini, chissà… Magari stanotte il capriolo ha rosicchiato gli addobbi zuccherati. E se fosse passato di lì il cervo? Che scorpacciata di mele rosse… A vedere tutto quel tran tran intorno al piccolo abete rosso, dal quale penzolano insolite pigne, si sarà avvicinata anche la volpe, inserendosi come sempre ai piani alti della catena alimentare… Speriamo bene per le cince! Vabbè, scusateci tanto, animali del bosco, organismi della Biosfera, creature di questa parte nota dell’Universo. Siamo proprio dei rompiscatole, noi che abbiamo addobbato quello strano albero lo sappiamo. Sappiamo che a nulla è valsa la strategia di spedirci duemila anni fa un buon bambino dentro una mangiatoia, per riportarci sul sentiero smarrito, senza invadere troppo il vostro, senza uccidere, consumare, depauperare risorse di tutti. Siamo di nuovo sparpagliati in mezzo ai sentieri ed ai destini degli altri esseri di questo pianeta, a quanto pare troppo piccolo. In realtà non è una questione di spazi. Chi è disordinato, come me, amplierà il disordine di fronte a nuove superfici d’appoggio. È una questione di corsa agli acquisti, e chi arriva prima fa man bassa. Voi animali non fate così. Correte anche voi, certo, si chiama istinto di sopravvivenza, ma fintanto che avete la pancia vuota, poi vi fermate. Noi invece le tasche non smettiamo mai di riempirle, perché poi ci sono le banche capienti, gli immobili, gli ori e gli sfarzi, … Visto che nemmeno il buon Noè è riuscito a togliersi dalle scatole la stirpe di Caino, nonostante la sua verve ecologista e la sua caparbietà, dubito che le cose possano procedere diversamente. Ci ricadremo sempre, cari animaletti, siamo fatti così. Imperdonabili rompiscatole. Per questo oggi troverete in mezzo alla neve quello strano albero: per chiedervi scusa. Prendete e mangiatene tutti. Non sono bocconi avvelenati. Non è una trappola. Oddio, se poi lì vicino si apposterà il cacciatore, è un rischio che non abbiamo calcolato e che voi già siete abituati a valutare. Buon Natale silenziose creature!

Il calendario dicembrino ci spinge inesorabilmente verso la più contesa festa dell’anno, combattuta tra affetti e acquisti, sfarzosi addobbi e solitudini silenziose, animali macellati e candeline. Oggi ci appartiamo dalle incombenze prenatalizie per approcciarci al bosco invernale, con buoni propositi…